martedì 4 maggio 2010

“DRAQUILA – L’ITALIA CHE TREMA”


















Una Sabina Guzzanti in veste di reporter quella di “Draquila – L’Italia che trema”. Film documentario sui fatti legati al terremoto del 6 aprile 2009 e sugli sciacallaggi che si sono susseguiti nella gestione dell’emergenza. Il titolo è indicativo della verve creativa dell’autrice e del registro linguistico usato: da una parte l’ironia, dall’altra la drammaticità dei fatti.
In uscita nelle sale italiane il 7 maggio, verrà presentato il 13 al Festival del Cinema di Cannes tra le proiezioni speciali.
Il doc verte sulla figura del Premier Silvio Berlusconi, in calo di consensi proprio in quel periodo, e su come la catastrofe sia stata per lui una manna dal cielo. L’altro punto focale si concentra sulla Protezione Civile di Guido Bertolaso, definito “braccio armato economico” di questo governo. Organizzazione che ha messo in secondo piano la sua stessa natura di prevenzione, previsione e protezione, diventando un apparato “para-militare” e “para-imprenditoriale”. In tanti, tra gli intervistati, hanno denunciato i modi militareschi e l’insensatezza di alcuni ordini imposti nelle tendopoli come, ad esempio, la difficoltà di entrare ed uscire dai campi o il divieto di fare assemblee, di distribuire caffè, tè o Coca-Cola perché eccitanti. Tanti, inoltre, gli appalti e i soldi elargiti a privati (con fondi della Protezione Civile quindi pubblici), per la costruzione delle New Town oltre che per eventi pianificati e non affatto d’emergenza, come i mondiali di nuoto o alcune visite pastorali di Benedetto XVI in varie città d’Italia. Molte, anche, le voci ingenue che hanno creduto al “miracolo” del premier, e che affermano “meglio di così non si poteva fare”.


La Guzzanti non risparmia nulla a Berlusconi, facendo un sunto del suo potere: leggi ad personam, escort e veline usate poi candidate, le origini incerte del suo patrimonio (parlano a riguardo il giudice Antonio Ingroia e Massimo Ciancimino), eloquenti anche le gaffe di Marcello Dell’Utri che si lascia sfuggire un “sono mafioso” e quella del cavaliere che afferma di aver speso “200 milioni di euro per consulenti, giudici e avvocati”.
Non ne esce bene neppure il PD, simbolica della desolazione e della distanza dagli italiani l’immagine della tenda di partito perennemente vuota, isolata e tormentata dal vento e dalla neve.
Nulla di nuovo per chi non si ferma all’informazione televisiva o a quella di alcuni quotidiani, ma la messa insieme di tutti i fatti, crea una vera bomba emotiva e trasmette rabbia, specie quando si sentono i due imprenditori intercettati quella fatidica notte che ridevano della catastrofe oppure le telefonate di soccorso fatte dagli aquilani ai numeri d’emergenza. Molte saranno rimaste inascoltate per mancanza di personale e perché sostanzialmente si era impreparati e senza un piano di sicurezza, nonostante alcuni esperti avessero consegnato alla Protezione Civile degli studi scientifici che attestavano la forte probabilità statistica di un imponente terremoto a seguito dello sciame sismico dei precedenti quattro mesi. “Dov’era la PCN?” – si sente nel video – “Ad organizzare il G8 a La maddalena!”.
E un velo di tristezza mista a rassegnazione trapela dagli ultimi minuti del doc. Un intervistato afferma: “Siamo in una dittatura della merda, e ciò che la fa andare avanti è l’illusione da parte degli italiani oppositori che ciò che è vuoto e fasullo non possa durare”. E invece…


REGIA: Sabina Guzzanti
SCENEGGIATURA: Sabina Guzzanti
FOTOGRAFIA: Mario Amura, Clarissa Cappellani
MONTAGGIO: Clelio Benevento
MUSICHE: Riccardo Giagni, Maurizio Rizzuto
PRODUZIONE: Secol Superbo e Sciocco Produzioni, Gruppo Ambra, ALBA Produzioni
DISTRIBUZIONE: BIM
PAESE: Italia 2010
GENERE: Documentario
DURATA: 93 Min
FORMATO: Colore

Lina Rignanese

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