Cos’è un Gremlin? Il termine fu inventato durante la Seconda Guerra Mondiale dagli aviatori inglesi, i quali addossavano le colpe di inspiegabili guasti aerei a piccoli animaletti (i gremlins appunto) delle dimensioni di un gatto, grandi orecchie, un ghigno burlesco e un carattere da veri monelli. Folletti dispettosi, piccoli furfanti pieni di sana cattiveria.
Nel 1984 Joe Dante, regista di punta di una scuola horror datata anni ’80, pensò bene di adattare questa leggenda al mondo cinematografico; insieme a Chris Columbus (sceneggiatore del film) e all’onnipresente Steven Spielberg (il regista de “Lo Squalo” c’è sempre in progetti del genere, e lo ringraziamo) diede vita alla pellicola “I Gremlins” dando così forma e carattere a queste creature che terrificarono e allo stesso tempo riempirono d’umorismo le sale cinematografiche di tutto il mondo.
La storia è ambientata nel periodo di Natale; Rand Peltzer, un fallito inventore, compra in un piccolo negozio di Chinatown un regalo per il figlio Billy. Si tratta di un “Mogwai” un delizioso animaletto peloso di nome Gizmo che per nessuna ragione al mondo deve essere esposto alla luce, non deve venire a contatto con l’acqua e cosa più importante non deve assolutamente mangiare dopo la mezzanotte. Pur non volendo Billy trasgredisce a queste condizioni generando il caos, dapprima a casa sua, poi in tutta la città che in breve tempo viene assalita da piccole “copie” malvagie di Gizmo che si trasformano in padroni assoluti pieni di vizi, capricci e con tanta voglia di fare dispetti. L’intero paese è in balia di questi mostri, ma il ragazzo riuscirà, con un’abile stratagemma a sterminali tutti.
Il film merita sicuramente di essere annoverato tra le pellicole horror degli anni ’80 (a mio parere il decennio di più fermento per questo genere cinematografico); innanzitutto c’è un soggetto originale e che suscita grande interesse tra il pubblico: come facciano questi piccoli mostri a prendere in mano le redini della città è cosa che crea una certa curiosità, soprattutto se a farlo sono creature simili a dei peluche; c’è inoltre una questione di denuncia sociale che si può leggere tra le pieghe del film: i Gremlins, infatti, possono essere visti come l’incarnazione dei vizi della società contemporanea, non a caso in una scena del film questi mostriciattoli vengono raffigurati con sigaro in bocca, bicchiere di whisky nella mano sinistra e carte da poker in quella destra.
Con questo lavoro Joe Dante è riuscito a fondere insieme paura ed umorismo, brividi e risate portando “I Gremlins” ad essere un film di culto, a metà strada tra il fantasy e l’horror. Quindi ricordatevi: prima di guardare sotto il letto o in qualche angolo di casa assicuratevi sempre che la luce sia accesa.
Emiliano Sportelli
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