lunedì 26 luglio 2010

Six Feet Under

di Emiliano Sportelli















La morte è sicuramente una delle paure più forti dell’uomo. Chi prima chi dopo, tutti un giorno si troveranno di fronte quella “vecchia signora” con la falce in mano, che non guarderà in faccia a nessuno, ci prenderà per mano ed allora tutto sarà finito.
Il cinema e la televisione sono costellati di vicende che si confrontano con il tema della morte, situazioni in cui la fine della vita diventa la sola protagonista delle nostre storie. La serie televisiva Six Feet Under creata da Alan Ball - acuto sceneggiatore di American Beauty - nel 2001, riesce proprio a mettere a nudo questo tema/problema arricchendo il tutto con una piccola dose di ironia, come a voler dire che “la morte ride di fronte a tutti, un uomo non può che riderle di rimando”.
La storia di Six Feet Under è la storia della famiglia Fisher, proprietaria di un’azienda di pompe funebri. Dopo la morte del padre, la responsabilità della gestione degli affari di famiglia è scaricata sulle spalle della madre e dei suoi tre figli; i quattro iniziano così a confrontarsi con i problemi legati al mondo dei soldi, ma non solo.
La famiglia, infatti, dovrà fare i conti anche con problemi personali: la madre Ruth, dopo la morte del marito, inizierà una nuova vita piena di amori e passioni; il figlio David, dopo essersi dichiarato omosessuale, cercherà di convincere il fratello Nate, un vero e proprio spirito libero, ad assumersi le sue responsabilità, mentre la sorella più piccola Claire sarà alle prese con i suoi eterni problemi adolescenziali.
Oltre quindi alle bizzarre vicende della famiglia Fisher, l’elemento “morte” sarà il vero protagonista della serie; elemento che compare in ogni puntata in modo improvviso ed a volte quasi in maniera ridicola, con l’obiettivo di Ball di voler alleggerire il rapporto che lo spettatore può avere con questo tema.
Importante da sottolineare è che in questa serie televisiva i defunti riappaiono alla famiglia Fisher, portando con loro la consapevolezza di cosa sia davvero la vita, consapevolezza che ironicamente hanno acquisito dopo la loro dipartita, cercando così di fornire un piccolo aiuto ai quattro protagonisti.
Ed ecco allora che oltre al tema della morte, in Six Feet Under fa la sua comparsa anche l’elemento vita. In fin dei conti vita e morte hanno sempre avuto un’intesa particolare, un rapporto che nessuno di noi può davvero comprendere, ma che ci affascina molto.

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