venerdì 15 luglio 2011

FREAKS

Il tema del mostro è uno dei più trattati nel cinema (horror in prima linea, ma non solo) e nella maggior parte dei casi, con il termine mostro si intende proprio l’essere mal formato. L’idea che si ha di esso è duplice: difatti può essere etichettato sia come essere cattivo, che come buono. Punto fondamentale è però uno solo: la creatura, infatti, sia che si parli di mostri buoni o cattivi, in quanto mal formata, essa è sempre indice di maligno e quindi vista come qualcosa da cui tenersi alla larga. È su quest’ultimo punto che si dovrebbe riflettere guardando “Freaks” un piccolo capolavoro degli anni Trenta firmato Tod Browning.
La storia vede come protagonisti un gruppo di veri freaks (nani, uomini torso, donne barbute, ermafroditi) i quali, animati da grande spirito di squadra, riempiono d’allegria le giornate di un circo di quartiere dove sono loro le vere “attrazioni viventi”. In tutto questo si dipana pian piano la tela malvagia della giovane e bella Cleopatra che, una volta scoperta la ricca eredità del nano Hans, cercherà di entrare nelle sue grazie, sposarlo ed infine derubarlo. Scoperto l’inganno, saranno gli stessi freaks ad allearsi e a vendicarsi per il torto subito applicando alla lettera la cosiddetta “Legge dei Freaks”.
Sono diversi i punti importanti del film di Browning: innanzitutto ciò che risalta agli occhi è la forte empatia che lega questo gruppetto di persone, unite in una comune e triste sorte che accettano con grande coraggio, ma dalla quale è impossibile fuggire. Rispecchiandosi gli uni negli altri, danno prova di profonda e vera amicizia, un sentimento questo che per loro va al di là dell’aspetto esteriore e che rende il pubblico consapevole di cosa voglia dire la parola “umanità”. Non c’è nessuna compassione nei loro gesti e nei loro atteggiamenti, soltanto una forte presa di coscienza su chi davvero essi siano; in effetti nessuno dei freaks rinnega il suo aspetto o il suo essere “diverso” (se così lo possiamo definire), anzi sembra quasi che il loro stato di “mostro” sia l’arma utilizzata nella vendetta contro Cleopatra.
Epiche alcune scene del film: tra tutte quella in cui l’uomo torso riesce ad accendersi una sigaretta senza avere braccia e gambe, scena davvero impressionante! Così come l’ultimo fotogramma che ritrae il risultato ottenuto dalla vendetta dei freaks …
Il regista Tod Browning, fortemente criticato e censurato per questa pellicola, mette in scena un universo che, purtroppo, è quasi del tutto sconosciuto agli occhi della società contemporanea e dal quale c’è sempre e tanto da imparare.

Emiliano Sportelli

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