Può un sentimento come quello dell’amore portare un tale cambiamento nella vita di chi lo vive tale da far compiere azioni prima mai neanche pensate? Può trasformare, far morire, rinascere e morire di nuovo; lasciar andare per poi ritornare e quindi finalmente trovare e ri-trovare qualcuno perso per strada o forse soltanto messo in disparte; ma quando il sentimento è quello vero, quando ciò che si prova scaturisce davvero dal profondo, ecco allora che il tempo viene spezzato e tutto torna come deve essere: infinito.
Il film “ I tempi che cambiano”, pellicola fuori concorso al Festival del cinema Europeo, si basa proprio sul rapporto che si instaura tra il sentimento dell’amore e l’uomo stesso e su come questo sentimento può influire sulla persona; lo fa mettendo in mostra vari “modi” d’amare: quello più classico tra uomo e donna, l’amore che può esserci tra due sorelle gemelle e l’amore/passione tra due ragazzi.
Protagonista della storia è Antoine, un ingegnere edile appena atterrato a Tangeri dopo una vita passata in giro per il mondo a lavorare, alle prese adesso in Africa con una nuova avventura di lavoro; qui ritrova Cecile, il suo primo ed unico amore, la sola che abbia davvero contato qualcosa nella sua vita. In realtà Antoine (Gerard Depardieu) è alla ricerca di Cecile (Catherine Deneuve) ormai da anni, quando la ritrova, la donna ha già una famiglia; è sposata con un medico di Tangeri ed è madre di un figlio omosessuale. Antoine inizia a corteggiarla come un ragazzino senza dar peso al fatto che Cecile abbia già una famiglia; dapprima lei molto restia al ritorno dell’uomo lo respinge, ma, in seguito, una dolce passeggiata tra i boschi, insieme ai ricordi che affiorano e sono sempre più chiari, le faranno capire a chi appartiene davvero il suo cuore. Intrecciata a questa storia d’amore si sviluppano in simbiosi sia l’affetto che lega due sorelle gemelle divise tra Parigi e Tangeri, che la spirale di passione tra Sami, figlio di Cecile, con Said suo vecchio amico d’infanzia.
Ciò che il regista Andrè Techinè ci propone con questo suo lavoro è dunque un viaggio all’interno dell’animo stesso dell’uomo; con “I tempi che cambiano” ci offre la possibilità di rispondere ad uno degli interrogativi più ardui: esiste il vero amore? Possono due persone, se pur distanti nel tempo e nello spazio, continuare ad amarsi come se nulla fosse cambiato dal loro primo incontro? Certo la risposta è molta difficile da ricercare, ma è nostro dovere sperare e basare tutto sul concetto che il tempo non può e non deve ledere quello che il cuore ha creato.
Emiliano Sportelli
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