mercoledì 2 ottobre 2013

ROBERT CAPA IN ITALIA 1943 - 1944

                                                                    (507)
                                    
Una mostra fotografica a Palazzo Braschi celebra il centenario della nascita di Robert Capa e il sessantesimo anniversario dello sbarco degli alleati in Italia. L’iniziativa è inserita nell’ambito dell’Anno Culturale Ungheria Italia 2013. La selezione è stata curata da Beatrix Lengye del Museo Nazionale Ungherese, da dove provengono le 78 foto scattate dal luglio 1943 al febbraio 1944, ovvero dallo sbarco in Sicilia fino ad Anzio, passando per le quattro giornate di Napoli.

Il fotografo ungherese visse gran parte della sua vita sugli scenari di guerra: quella civile spagnola, la guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, il conflitto arabo-israeliano del 1948 e la prima guerra d’Indocina. Capa, nato con il nome di Endre Ernő Friedmann, non era un fotografo attento agli scoop, non spiattellava il dolore altrui davanti agli occhi degli spettatori. Egli riuscì a far parlare quei corpi, quelle vittime tra macerie e armi, senza pietismi, ma cogliendone l’umanità, riuscendo a immortalare nei suoi scatti l’emozione di quella che è la creatura per eccellenza degli uomini: la guerra.

La guerra d’altronde fu per lui scenario di sfida personale, oltre che di scelta professionale. Sempre in conflitto con se stesso con l'assillo dei fotoreporter e dei giornalisti 'di trincea': essere presente in prima linea per informare il mondo del dolore altrui, senza però poter fare nulla di concreto per aiutare le vittime.  Inoltre, una guerra, quella di Spagna, gli portò via il grande amore, la fotografa Gerda Taro, conosciuta qualche anno prima a Parigi, dove giocando inventarono il personaggio "Robert Capa". A lei dedicò nel 1938 il volume ideato da André Kertész, Death in the Making, con in copertina la celebre fotografia del miliziano che cade. Infine, la guerra gli fu destino: una mina anti-uomo in Vietnam lo fece saltare in aria il 25 maggio 1954.

Le sue immagini vennero pubblicate sulle più grandi riviste del tempo: VU,  Ce Soir, Zürcher Illustrierte Zeitung, Picture Post, Illustrated London News e Life.
Nel 1947, insieme a un gruppo di fotografi, fondò l’agenzia fotografica indipendente Magnum.

***

Riguardo alla mostra, a mio avviso, le foto sembrano ammassate in poco spazio, cosa che costringe lo sguardo dello spettatore a perdersi tra le tante immagini poste su una singola parete. Sarebbe stato meglio, probabilmente, distribuirle a maggiore distanza l'una dall'altra e seguire, come è stato fatto, la cronologia e la geografia dei singoli scatti. è vero anche, però, che ci sono dei lavori in corso nelle altre sale del palazzo, le quali, una volta ultimate, saranno utilizzabili per un totale di 58, distribuite su tre piani. Perché allora non scegliere un altro luogo (altrettanto splendido)?

Lina Rignanese


La mostra sarà visibile dal 3 ottobre al 6 gennaio 2014.



Tel: 06 06 08 (tutti i giorni ore 09.00 – 21.00)

Twitter: #robertcaparoma


                                                                (536)
                    

                                                                  (559)
                                    





(507): Donna tra le rovine di Agrigento, 17-18 luglio 1943 
Robert Capa © International Center of Photography/Magnum  – Collezione del Museo Nazionale Ungherese

(536): Soldato americano in perlustrazione nei dintorni di Troina, 4-5 agosto 1943 
Robert Capa © International Center of Photography/Magnum  – Collezione del Museo Nazionale Ungherese

(559): In coda per l’acqua in una via di Napoli, ottobre 1943 
Robert Capa © International Center of Photography/Magnum  – Collezione del Museo Nazionale Ungherese


Nessun commento:

Posta un commento