martedì 19 giugno 2012

MAI PIU' RESPINTI! - GIORNATA DEL RIFUGIATO


In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno 2012), ZaLab, in collaborazione con Amnesty Italia e Open Society Foundations, organizza 'Mai più respinti!', una giornata di dibattiti in tutta Italia e proiezioni del documentario di Andrea Segre e Stefano Liberti, 'Mare Chiuso'.

La video-inchiesta denuncia le violazioni dei diritti umani perpetrate dall'Italia con l'attuazione dei respingimenti in mare, pratica condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.

Tra il 2009 e il 2010 centinaia di migranti, provenienti dalle coste nordafricane, sono stati respinti in mare senza essere identificati, né ricevere alcuna forma di soccorso. Molti di essi erano richiedenti asilo. Sono stati, invece, rimandati in Libia dove sono stati imprigionati e torturati.

In seguito a questi fatti, il 23 febbraio 2012, l'Italia è stata condannata a risarcire i respinti, ma ad oggi il Governo Italiano non si è ancora pronunciato chiaramente, non solo nel rendere chiare e pubbliche le linee del trattato italo-libico, ma anche per impegnarsi a non eseguire mai più respingimenti.

La campagna 'Mai più respinti!' viene lanciata proprio per chiedere alla società civile di organizzare in tutta Italia proiezioni del doc e dibattiti, con lo scopo di mettere in luce la necessità di un'alternativa, alla politica dei respingimenti, basata sull'accoglienza e sulla tutela di persone che fuggono da situazione di guerre e persecuzioni.

Per organizzare proiezioni di 'Mare Chiuso' scrivete a: distibuzione@zalab.org con oggetto: 'Mai più respinti'.

Per aderire alla campagna e ricevere informazioni scrivete a: comunicazione@zalab.org

Qui potete trovare i luoghi delle proiezioni finora organizzate: http://marechiuso.blogspot.it/2012/05/20-giugno-le-proiezioni-che-aderiscono.html




GLOBAL TRENDS 2011

Secondo quanto pubblicato nel rapporto annuale dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), alla fine dell'anno, in tutto il mondo vi erano 42,5 milioni di persone tra rifugiati (15,4), sfollati interni (26,4), oppure uomini e donne in attesa di una risposta in merito alla loro domanda d'asilo (895.000).

La maggior parte dei rifugiati viene ospitato nei Paesi in via di sviluppo. Tra questi il Pakistan che ne ospita 1,7 milioni, seguito da Iran e Siria. Il Paese da cui la gente fugge maggiormente è l'Afghanistan: nel mondo un rifugiato su quattro è afghano.

Tra i Paesi industrializzati, il principale Paese per accoglienza è la Germania con 571.000 rifugiati. Il Sudafrica è, invece, il Paese che ha ricevuto il numero maggiore di richieste d'asilo (107.000).

In Italia la situazione è più contenuta se paragonata al resto dell'Europa, con 58.000 rifugiati e 34.000 domande. In pratica meno di 1 rifugiato ogni 1000 abitanti, contro i 3-4 di Francia, Paesi Bassi e Regno Unito,  7 della Germania, oltre 9 della Svezia.

Visto in un'ottica decennale, il rapporto fa emergere delle tendenze preoccupanti. In primo luogo, l'elevato numero di migrazioni forzate (42 milioni ogni anno negli ultimi cinque anni); inoltre, l'eccessivo tempo che la burocrazia impiega prima di dare delle risposte. Una persona che diventa rifugiato è probabile che rimanga tale per molti anni, spesso bloccato in un campo profughi: infatti, almeno i tre quarti dei 10,4 milioni di rifugiati di competenza dell'UNCHR si trovano in esilio protratto da almeno cinque anni, in attesa di una soluzione della loro condizione.

Fonte: http://www.unhcr.it/news/dir/28/view/1246/nel-2011-cifra-record-di-800000-persone-costrette-a-fuggire-dal-proprio-paese-124600.html

Lina Rignanese








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